L’8 Dicembre 2023 è nata l’Associazione di Promozione Sociale #iononmiuccido – Formare Informare Sostenere, come normale prosecuzione del comitato spontaneo di cittadini “IO NON MI UCCIDO” operativo dal 2010.

Il Comitato Io Non Mi Uccido

Il Comitato Io Non Mi uccido, in oltre dieci anni di attività, ha effettuato un’importante azione di monitoraggio e di denuncia delle principali situazioni di “disperazione” che spesso accompagnano la perdita del lavoro, la svendita all’asta della abitazione di residenza, il sovraindebitamento, le ingiustizie giudiziarie, la mancanza di cure mediche, la prevaricazione di un soggetto forte su uno debole.

In questo periodo sono state intercettate tante storie di vite personali, in tutti gli ambiti della nostra società, nei luoghi di lavoro, nei servizi ai cittadini, nelle famiglie.

(Leggi) La Storia del Comitato Io Non mi Uccido

Le ragioni di questa “strage di Stato” sono da attribuire a ben note ragioni di natura economico-sociale

Delle 4200 vittime ufficiali che ogni anno sono cadute sotto il peso dell’indifferenza collettiva solo il 13% presentava una concomitante malattia psichica (compresa la depressione).

Le ragioni di questa “strage di Stato” sono quindi da attribuire a ben note ragioni di natura economico-sociale.

Tra le cause scatenanti i gesti estremi primeggia la perdita della casa di residenza.

Le attività urgenti

Nell’Assemblea costitutiva dell’Associazione di Promozione Sociale #Iononmiuccido – Formare Informare Sostenere sono state individuate alcune attività urgenti:

1) promuovere una legge nazionale che renda la casa di residenza un bene primario non pignorabile e non ipotecabile

2) offrire tutela legale gratuita per chi si trova ad affrontare un’ azione giudiziaria in una posizione di svantaggio economico o che siano vittime di forme di SLAPP (strategic lawsuit against public participation)

3) creare un fondo, nell’attesa dell’approvazione della legge di cui al punto 1, e rendere operativo il progetto SALVA UNA CASA SALVA UNA VITA, volto ad acquistare le “prime case” che finiscono all’asta per mantenerle nella disponibilità dei proprietari attuali tramite un contratto di affitto con diritto di riscatto

4) diffondere informazioni attraverso la promozione, l’acquisto o la collaborazione con testate giornalistiche indipendenti

5) promuovere la creazione di spazi formativi che rendano effettivo il diritto al lavoro.